21/12/17

Alla Fca sfruttamento e fatica - le donne subiscono di più

Nello sciopero delle donne l'Mfpr alla Fca di Melfi, dove più di un terzo sono donne, portò questa piattaforma, ora sempre più attuale, ma per sostenerla occorrono scioperi, lotte e un nuovo sciopero delle donne. La Fiom vuole fare questo nelle fabbriche Fca?
  • le pause devono tornare ad essere di 20 minuti l'una
  • riduzione dei carichi e ritmi di lavoro - No all'Ergo Uas
  • riduzione velocità delle linee per ridurre tempi e ripetitività dei movimenti
  • i bagni delle operaie devono essere di più e più vicini alle postazione di lavoro
  • riposi nei giorni di sabato e domenica, senza riduzione del salario
  • tutela della salute delle donne, miglioramento dei sistemi di sicurezza, a partire dai reparti nocivi (fumo, rumore, ecc); richiesta agli organi ispettivi di una verifica generale, sotto il nostro controllo!
  • ridurre la concentrazione di lavoratori su alcune linee, perchè anche questo ha a che fare con la dignità delle donne
  • assemblee sindacali delle operaie in più
(dalla stampa)
Il lavoro a Mirafiori: solo uno su dieci non ha dolori al corpo e oltre 6 soffrono di ansia o stress

E' l'esito di un questionario che Fiom ha consegnato agli ingressi dello storico stabilimento torinese e cui hanno risposto 843 dipendenti

   
Quando i volumi produttivi si abbassano, spesso si lavora molto meno di quanto si vorrebbe (e con prospettive incerte per il futuro). Ma quando gli ordinativi si alzano, ecco che i ritmi faticano a rimanere sostenibili. E' quanto rivela un'indagine realizzata da Fiom-Cgil che ha consegnato un questionario all'ingresso dello storico stabilimento di Mirafiori, cui hanno risposto 843 dipendenti, tra uomini e donne, distribuiti grossomodo in maniera omogenea tra i vari reparti. Dalla lastratura alla verniciatura, dal montaggio alla logistica, senza dimenticare gli impiegati.

L'esito è abbastanza preoccupante, visto che soltanto l'11% (poco più di uno su dieci) afferma di non aver dolori né alle braccia, né ai polsi o alle spalle. Al contrario,  oltre sei su dieci (il 66% per l'esattezza) ammette che l'organizzazione del lavoro, i ritmi produttivi e la gerarchia aziendale combinano in modo da creare ansia o stress.
Scorrendo le cifre, si scopre che il 75% degli intervistati vorrebbe più spazio lungo le linee (tra "abbastanza" e "molto", in parti quasi uguali), mentre l'87% giudicherebbe utile una pausa in più sul lavoro (27% abbastanza, 60% molto). Una buona maggioranza gradirebbe poi una rotazione tra le postazioni (in tutto il 67%, equamente suddivisi tra molto e abbastanza), mentre sono addirittura il 53% quelli che denunciano di provare dolori a braccia, polsi e spalle. Un altro 35% ammette di provarlo "ogni tanto".
Non stupisce, a questo punto, che il 55% riterrebbe "molto" utile avere ritmi di produzione più lenti (un altro 34% lo ritiene abbastanza utile) e il 58% ritiene che un'organizzazione del lavoro progettata meglio sarebbe molto utile (il 32% risponde "abbastanza").

Pollice verso, inoltre, verso il flusso e la velocità dei carrelli, così come per l'organizzazione del lavoro.

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