03/11/17

Le lavoratrici, le precarie, le disoccupate siano tante il 25 novembre a Roma, per rendere la manifestazione nazionale combattiva, contro i palazzi e gli uomini del potere che ci distruggono tutta la vita

Riportiamo una sintesi dell'intervento, a nome delle lavoratrici di Taranto, fatto all'assemblea di Pisa.
 
La compagna di Taranto del Mfpr, Fiorella, che ha partecipato all'assemblea di Nonunadimeno tenutasi il 14 e 15 ottobre a Pisa, partendo dalla sua realtà di lavoratrice dei servizi di pulizia nelle scuole, ha raccontato la realtà della condizione ultraprecaria delle lavoratrici a Taranto - dalle lavoratrici degli asili a cui non viene riconosciuto il lavoro di ausiliariato, costringendole a un misero orario di lavoro e ancora più misero salario; alle lavoratrici delle pulizie degli appalti comunali, sempre a rischio di perdere lavoro ore nei passaggi di appalto, sempre al massimo ribasso che poi viene scaricato su condizioni di lavoro indegne; dalle lavoratrici della selezione differenziata a cui ora sono state tagliate le ore e demansionate e Comune e Amiu non le vogliono più nel ciclo rifiuti perchè loro denunciano ogni giorno l'uso vergognoso di soldi pubblici per una raccolta differenziata fatta malissimo e pochissimo e l'attacco alla salute per chi lavora; alle donne lavoratrici che hanno i corpi distrutti per anni e anni di lavoro ma che vedono la pensione allontanarsi sempre più.
Ma Fiorella nello stesso tempo ha raccontato le loro continue e a volte forti lotte di queste lavoratrici - chiamate "donne pericolose" - fatte di scioperi, occupazione dei posti di lavoro e dei Palazzi delle Istituzioni, fermate degli impianti, blocchi stradali, che fanno tremare padroni e Istituzioni.
Infine ha parlato anche dell'Ilva e degli effetti che ha la politica di padroni e governo di attacco alla salute e alla stessa vita e che investe tutti, anche donne e bambini. Ma anche qui sono le donne, le mamme dei Tamburi, a ribellarsi.
Tutto questo è VIOLENZA!
A fronte di questa dura realtà, Fiorella ha posto in modo molto netto che non è con i "tavoli" che dobbiamo fare la lotta, ma occorre scatenare e organizzare la ribellione delle donne, delle lavoratrici, delle donne dei quartieri inquinati.

L'intervento è stata sottolineato da applausi e ripreso in alcuni interventi di altre donne. Tante poi si sono avvicinate per sapere di più, per scambiarsi contatti. 




Non Una di Meno di Torino appoggia la lotta delle lavoratrici degli appalti di pulizia delle scuole. Il 25 novembre deve servire anche per costruire una rete nazionale e rafforzare l'unità di queste lavoratrici ipersfruttate e iperprecarie per essere più forti nella lotta 

Nessun commento: