15/04/17

Duplice femminicidio padronale a Ortona

(da Tavolo 4)

Francesco Marfisi e Letizia Primiterra
Letizia e Laura
Parla di omicidio "passionale" il criminologo Orfanelli, riferendosi al duplice femminicidio da parte di Francesco Marfisi, della moglie Letizia e dell'amica di questa, Laura.
L'assassino in realtà, con precedenti per stupro, ha assassinato le donne che mettevano in discussione il suo "diritto" di padrone, acquisito con il matrimonio.
Letizia si stava separando da lui ed era stata accolta in casa da una amica, che per poco non è stata uccisa anche lei. Laura era l'amica del cuore di Letizia e il porco assassino la riteneva responsabile della separazione, per questo le ha assassinate entrambe a coltellate
Letizia lo aveva denunciato per maltrattamenti e minacce ai carabinieri e al centro antiviolenza del luogo e questi femminicidi si potevano evitare.
Ma ad ogni modo torneranno utili allo Stato per giustificare la svolta repressiva del nuovo pacchetto sicurezza, saranno infatti gli innocenti, le donne, i giovani e i migranti a pagare per tutti, anche se il bastardo assassino e stupratore è, come quasi sempre, italianissimo.
Siamo al fianco dei figli di Letizia e di Laura, di tutte e tutti coloro che le hanno amate veramente.
E siamo contro gli uomini che odiano le donne. Siamo contro tutti gli assassini di donne, perchè se di delitti "passionali" si tratta, l'unica passione che muove le mani di queste belve è l'odio verso le donne, che considerano un possesso, oggetti su cui avere la "proprietà" unica, da stuprare se gli va, da ammazzare se li lasciano.
Ma questi assassinii hanno padri politici, hanno un sistema che li giustifica, li legittima, li alimenta
Questi padri e questi figli devono essere distrutti e solo la furia rivoluzionaria delle donne può farlo, non certo il sistema, lo stato stesso che ne è padre e complice

Questa è una guerra e come una guerra va combattuta

Da un articolo su questo blog:
"...Nella famiglia l'intreccio tra crisi economica, ideologie e azioni contro le donna del sistema del capitale, concezioni sociali diffuse sessiste e patriarcali, diventa una variabile "impazzita". Ogni giorno le donne, tutte le donne, rischiano. Ogni lite familiare, ogni contrasto ad iniziative di indipendenza delle donne, può degenerare, perchè alla "normale" oppressione, si aggiungono elementi di imbarbarimento, di veleno, odio che è comunque fascista, di modelli sociali propagandati a piene mani e in tutte le forme intrisi di concezioni aberranti verso le donne come di esaltazione di individualismo, di machismo, ecc.
Rispetto a questo, per fermare questo, non ci sono leggi che tengano, perchè è lo stesso sistema del capitale che dovrebbe fare le leggi che è responsabile di questo imbarbarimento perchè è esso la principale barbarie che deve essere eliminata; la cultura dello stupro, i “(dis)valori” a base dei femminicidi sono organici a questo sistema nella fase di moderno fascismo.
Per forza, quindi, il movimento di lotta delle donne deve essere rivoluzionario. O è rivoluzionario, o le donne portano la loro "marcia in più" per rovesciare questo sistema e costruire un mondo nuovo, o non ce la si fa, si seminano povere illusioni..."

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