07/03/17

Taranto, uno sciopero vero delle donne proletarie





La piattaforma che portiamo in tante realtà e città l'8 marzo durante lo sciopero delle donne, è stata elaborata “sul campo” dalle stesse lavoratrici, precarie, disoccupate, immigrate, braccianti, ecc. in anni di lotte, lavoro, iniziative sui posti di lavoro e fuori, nei quartieri, nei caseggiati, ecc.; è frutto anche di un costante lavoro di raccolta di altre esperienze di lotte, di inchieste vive.
NON E' UNA PIATTAFORMA FATTA A TAVOLINO O IN CONVEGNI, DA “ADDETTE AI LAVORI”.
Questo è il valore di questa piattaforma e ciò che la distingue dalle altre.
Il suo valore è di essere arma di lotta oggi delle donne su tutti i fronti, ma mostrando, nello scontro con questo sistema sociale borghese che non solo nega i diritti alla maggioranza delle donne, soprattutto proletarie, ma sempre più li toglie, anche quelli conquistati con grandi movimenti femministi di lotta, che per ottenere questi obiettivi “normali” per la vita, la dignità, l'autodeterminazione delle donne, per ottenere pure di “mettere dei bagni decenti vicino ai luoghi di lavoro, a tutela della salute delle donne...”, occorre una nuova società, una società socialista, in cui le donne abbiamo potere e possano dare l'assalto al cielo e conquistarselo.
QUESTO FA DI QUESTA PIATTAFORMA, ANCORA IN CORSO D'OPERA, CHE SI DEVE RIEMPIRE DI ALTRI BI/SOGNI DELLE DONNE, NON MERAMENTE UNA SERIE DI RIVENDICAZIONI, MA LO SPECCHIO DELLA CONDIZIONE DI SFRUTTAMENTO E OPPRESSIONE GENERALE DELLE DONNE E L'URGENZA CHE TUTTA LA VITA DEVE CAMBIARE.

Piattaforma dello sciopero delle donne:
- Lavoro per tutte le donne
- Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari – No Jobs act
- NO a discriminazioni salariali, pari salario per pari lavoro
- Meno orario e aumento delle pause
- Riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro, come difesa anche della nostra salute
- inserire nel TU sicurezza lo stress lavoro correlato-violenza.
- Riposo sabato e domenica o 2 gg consecutivi nelle aziende a turnazione continua
- Turni che non aggravino la condizione delle donne
- Condizioni di lavoro e ambienti di lavoro (compreso servizi igienici), DPI, a tutela della salute,
anche riproduttiva, delle donne e della dignità delle lavoratrici, richiesta agli Enti ispettivi di una verifica generale, sotto il nostro controllo
- Divieto di controlli personalizzati, che portano anche gravi danni-stress psicofisici
- Abbassamento dell'età pensionabile delle donne, come riconoscimento del doppio lavoro
- Assemblee sindacali retribuite delle donne in più rispetto a quelle stabilite
- Donne dappertutto, nelle Rsu, Rls, decise dalle lavoratrici
- Allontanamento dai luoghi di lavoro per tutti coloro – capi, padroni, ecc. - responsabili di molestie, ricatti, violenze sessuali, atteggiamenti razzisti; tutela delle lavoratrici denuncianti
- NO al caporalato in agricoltura
- Trasporto gratuito verso e dalle campagne
- passaggio da salario a cottimo al salario orario - applicazione del CCNL, parità salariale con gli uomini
- No all’uso di prodotti tossici durante il lavoro nei campi, strutture mediche vicine ai luoghi di lavoro
- bagni, servizi igienici nelle campagne
- Nei passaggi di appalti o ditte, automaticità del passaggio delle lavoratrici con conservazione dei diritti acquisiti
- nei rapporti part time, orario non al di sotto di 30 ore settimanali
- Salario minimo garantito per tutte le donne
- Divieto di indagine sulla condizione matrimoniale, di maternità, di orientamento sessuale, nelle
assunzioni o licenziamenti
- NO a discriminazioni sul lavoro legate allo stato familiare, di maternità, di razza
- Diritto di cittadinanza e uguali diritti lavorativi, salariali e normativi per le immigrate
- Nessuna persecuzione delle prostitute, diritti di tutte ai servizi sociali e al salario minimo garantito
- Estensione dei permessi retribuiti per malattia dei figli oltre i 3 anni di vita dei bambini, per entrambi i genitori.
- Socializzazione e gratuità dei servizi domestici essenziali, asili, servizi di assistenza per anziani, ecc, aumento dei nidi e scuole per l’infanzia e vicino ai luoghi di lavoro
- Difesa e ampliamento del diritto di aborto, obbligatorietà di interventi di interruzione gravidanza in tutte le strutture pubbliche, abolizione dell'obiezione di coscienza, consultori laici gestiti e controllati dalle donne
- Accesso gratuito per le donne ai servizi sanitari
- Interventi contro i denunciati per violenze, stalking, maltrattamenti - Divieto di permanenza in casa
- Procedura d'urgenza nei processi per stupro e femminicidi e accettazione delle parti civili di
organizzazioni di donne, con patrocinio gratuito per le donne


lavoratrici slai cobas per il sindacato di classe
movimento femminista proletario rivoluzionario
mfprnaz@gmail.com 347-5301704

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