11/03/16

8 marzo a Palermo, dalle lavoratrici del policlinico

Alle lavoratrici del Policlinico
ANCHE A PALERMO LO SCIOPERO DELLE DONNE




E’ ORA, E’ ORA DI LOTTARE, LA FURIA DELLE DONNE SI DEVE SCATENARE!

L’ 8 marzo, giornata internazionale di lotta delle donne, milioni di donne sono scese in piazza in tutto il mondo contro il peggioramento delle loro condizioni di vita  e di lavoro.

In Italia, dal sud al nord, tante lavoratrici, precarie, disoccupate, giovani hanno aderito al secondo “SCIOPERO GENERALE DELLE DONNE” - lanciato dal MFPR e proclamato dallo SLAI Cobas sc.-  portando avanti la lotta contro sfruttamento, condizioni di moderna schiavitù sul lavoro, dai campi alle fabbriche, al pubblico impiego; contro precarietà, disoccupazione, discriminazioni,ricatti,repressione, mobbing,attacco al lavoro e alle pensioni; contro miseria, carovita, razzismo; contro stupri, violenza psicologica, fisica e femminicidi; contro questo sistema barbaro e misogino,  che è la causa di fondo del MODERNO MEDIOEVO in cui è stata ricacciata la maggioranza delle donne, sempre più sottomesse e subalterne, sul lavoro, in famiglia e nella società.

Anche a Palermo si è dato vita allo SCIOPERO  DELLE DONNE, con una viva e combattiva manifestazione davanti la presidenza della Regione, che ha visto il protagonismo  pure delle lavoratrici del Policlinico, oltreché delle precarie delle coop. sociali assistenti disabili nelle scuole, delle insegnanti precarie e delle lavoratrici ATA delle scuole, delle disoccupate, delle giovani, delle ex puliziere del Policlinico, delle donne del Comitato cittadino in difesa della salute negli ospedali.

Armate di striscioni, bandiere,megafoni, microfono e cartelloni che riportavano anche immagini della storia della lotta delle donne, dalla resistenza, agli anni ’70 e ai giorni nostri,  queste donne hanno fortemente denunciato  la politica della macelleria sociale, moderno fascista di Renzi e del governo regionale di Crocetta, che colpisce  doppiamente le donne, le masse femminili, che si vogliono rinchiudere in casa, nel sacro focolare domestico, relegandole al ruolo di madri, mogli, badanti, baby sitter, crocerossine, colf.

CI VOLETE A CASA CON LA RAMAZZA, MA SCENDEREMO A LOTTARE IN PIAZZA!

Nell’ambito della denuncia contro gli attacchi generali e la politica di smantellamento dello stato sociale,le lavoratrici del Policlinico hanno anche contestato gli scellerati tagli alla sanità e agli ospedali, che si abbattono pure sul policlinico di Palermo, divenuto una fogna a cielo aperto, soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario; attacchi che colpiscono i malati  ma anche i dipendenti,  e soprattutto le lavoratrici, a cominciare da quelle addette all’assistenza (infermiere, OS.S.,OTA), che a causa di supersfruttamento e stress lavoro-correlato, hanno visto peggiorare via via il proprio  stato di salute. E’ stata inoltre contestata la negazione dei diritti contrattuali oltre che del governo nazionale, anche da parte dei vertici aziendali.

Pure le ex puliziere del Policlinico, da tempo in lotta per riavere il posto di lavoro, sono intervenute al microfono per  denunciare la politica del risparmio, di governo e azienda,  sulla pelle di malati e lavoratrici/ lavoratori, che ha portato al loro licenziamento.







E’ inoltre intervenuta anche una delle rappresentanti del Comitato cittadino in difesa della salute negli ospedali, professoressa della formazione professionale, in pensione, che oltre a parlare della malasanità, di cui essa stessa è stata anche vittima, con grande commozione ha raccontato del suicidio di ben 22 suoi colleghi precari, in seguito al loro licenziamento, poiché col lavoro avevano perso anche ogni cosa, compreso le case che abitavano, sequestrate dalle banche.

E’ stato  pure gridato, a gran voce, che con lo SCIOPERO DELLE DONNE le tante donne proletarie, sfruttate ed oppresse,  scese in piazza,  hanno ridato dignità  al significato storico dell’8 marzo, svuotato negli anni, dalla borghesia, della sua essenza di giornata internazionale di lotta contro sfruttamento, oppressione, repressione e uccisione delle donne, da parte di padroni, stato, Chiesa, governi, con la complicità dei sindacati filo istituzionali, lunga mano dei padroni,che non a caso, hanno taciuto sullo SCIOPERO DELLE DONNE.

Governi,stati, padroni, sindacati,  che devono essere spazzati via dalla  lotta, rivolta delle masse popolari e dalla rivoluzione proletaria, che devono vedere in prima fila e alla direzione le donne,  principalmente quelle proletarie,  “l’ultimo chiodo della carrozza” .

In tal senso è stato rilanciato il “ponte internazionale” di unità con le donne più sfruttate e rese schiave, stuprate, torturate e trucidate, da governi, stati, eserciti, barbari, in paesi come l’India, il Kurdistan, la Turchia, la Palestina ecc. , dove  le donne  stanno portando avanti e dirigendo le guerre popolari e la doppia rivoluzione, di classe e di genere, per la loro liberazione.

Successivamente, intorno alle 13.00 si è avuto un incontro col capo di gabinetto della presidenza regionale- dott. Guagliano, al quale sono state richieste con grande determinazione le DIMISSIONI,A CALCI NEL SEDERE, del presidente Crocetta, qualora questi non si impegnasse a risolvere concretamente e alla svelta  le diverse vertenze in corso (emergenza igienico-sanitaria del Policlinico; problematiche lavoratrici-lavoratori Policlinico;  precarie coop. sociali che rischiano seriamente il posto di lavoro; ex puliziere Policlinico che devono essere risssunte;questione lavoratrici ATA, disoccupate,giovani), rappresentate dallo SLAI Cobas sc. .

Poi,nel pomeriggio, vi è stato un sit-in a Piazza Massimo, dove le donne in SCIOPERO  hanno anche contestato vivamente l’atteggiamento reazionario e  le passerelle delle  femministe borghesi, istituzionali, in carriera, che hanno taciuto e snobbato lo SCIOPERO DELLE LAVORATRICI E DELLE DONNE; femministe borghesi che cercano di illudere le donne su un possibile miglioramento e cambiamento delle loro condizioni all’interno di questo stesso sistema, sistema che si guardano bene dal mettere in discussione, pur di mantenere il loro posto al sole.

Infine, lavoratrici,precarie,disoccupate,giovani,donne del Comitato cittadino in difesa della salute negli ospedali, si sono date appuntamento per continuare unite nella lotta  per i diritti e  nella marcia rivoluzionaria per la liberazione, perché tutta la vita delle donne deve realmente cambiare!

MODERNO MEDIOEVO,DOPPIA OPPRESSIONE,
DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE!


Pa, 10.03.2016

Lavoratrici SLAI Cobas sc. –Policlinco

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