12/03/16

8 marzo 2016, 2° sciopero delle donne: contributo da Palermo

In marcia  2° sciopero delle donne
Giornata fredda e piovosa a Palermo ma non per questo non movimentata,  la pioggia non ha  fermato le donne,  la lotta continua nella marcia  del 2°  sciopero delle donne,   l’arma USATA PER dire che le donne non ne  possono più,  che ora di dire BASTA , BASTA   con i continui attacchi alle lavoratrici per le condizioni di lavoro e di vita a cui sono sottoposte le donne, le lavoratrici più sfruttate dove sono le prime vittime delle politiche di questi sistemi capitalisti che dissanguano, rinchiudono vittimizzano le donne,  vanno nascoste e sottaciute tutte le condizioni di lavoro e di non lavoro delle donne, perché l’emergere delle lotte delle donne significa mettere in evidenza la punta di quel sistema che sfrutta e opprime la metà del cielo.
la marcia del 2° sciopero delle donne  ha visto, al   sit-in di Piazza Indipendenza davanti la Presidenza della Regione Siciliana, le denunce delle  precarie delle cooperative le donne  che si occupano dei disabili nella scuole superiori di II grado nella provincia di Palermo, le ex pulizieri del Policlinico di Palermo che da anni aspettano il rinserimento nel mondo dell’occupazione, le lavoratrici del comparto scuola personale ATA, la notevole rappresentanza dei lavoratori che hanno condiviso con le lavoratrici i punti della piattaforma che si è posta la marcia con  questo 2° sciopero delle  donne,;
Piattaforma come abbiamo   affermato e megafonato davanti i palazzi delle istituzioni Sicilia  
AFFERMIAMO  “IL DIRITTO DISUGUALE DELLE DONNE”
tutti i diritti che le donne chiedono, le donne che  nella prima fase della marcia 11-12 dicembre 2015 abbiamo incontrato e che lottano in prima fila vedi le operaie della Fiat Sata di Melfi a cui viene negata una semplice richiesta di cambio di colore dei pantaloni delle tute che indossano nell’ambito lavoro dentro la fabbrica, la riduzione dei ritmi di lavoro, aumento delle pause, pari salario a pari lavoro, miglioramento delle  condizioni di lavoro e degli ambienti di lavoro, tutela delle donne che denunciano molestatori, ricattatori, razzisti con l’allontanamento immediato dei capi padroni violentatori e caporali;
lavoro per tutte le donne, salario garantito a tutte le donne disoccupate che possano garantirsi un reddito per la propria indipendenza;
diritto di cittadinanza  e uguali diritti lavorativi alle donne  immigrate che sono le schiave del terzo millennio;
l’accesso ai servizi sanitari gratuiti per tutte le donne, attacchi a chi discrimina le donne sul lavoro,  come la discriminazione attuata da padroni criminali che fanno firmare  alle ragazze un contratto in bianco, qualora si verificasse la possibilità di restare incinta sarebbe subito licenziata;
richiesta basilare di servizi essenziali per le donne: asili, servizi sanitari continui e gratuiti per donne e bambini,  servizi assistenza per anziani, quei servizi di assistenza che dovrebbero cancellare  continua assistenza che le donne proletarie effettuano nelle famiglie occupandosi dell’assistenza agli anziani, come veri e propri ammortizzatori sociali che questi sistemi ignorano.
non è mancata la solidarietà alle donne indiane che lottano e si ribellano ai regimi che li sfrutta, le opprime e le schiaccia nella loro dignità,  vengono uccise quotidianamente dal regime  IMPERIALISTA come arma di guerra che  violenta e uccide le donne perché  si ribellano ai  regimi massacratori e reazionari.  
Abbiamo unito in questo giorno di marcia per il 2° sciopero delle donne,  le nostre lotte alle lotte delle donne  della loro battaglia e della loro sfida, di donne combattenti, dall'India, alla Palestina, al Kurdistan, alla Turchia, ecc., e sono al fianco delle donne costrette a fuggire dalle guerre, dai regimi assassini.

Cettina  Pa

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