04/11/14

Perchè il presidio contro la Turchia a sostegno delle combattenti kurde

da tavolo4:

L'appello/proposta diffuso alla manifestazione del 1° novembre a Roma in solidarietà con la resistenza di Kobane, per un presidio di donne al fianco delle combattenti curde contro l'Isis e l'imperialismo da realizzarsi il 22 novembre sotto l'ambasciata turca ha due ragioni:
1) perchè vogliamo sostenere le nostre sorelle curde che combattono per la difesa di Kobane e Rojava; le combattenti curde sono in prima fila nella lotta di tutto il popolo curdo e insieme portano avanti la battaglia per la liberazione sociale delle donne; esse mandano un messaggio a tutte le donne che deve essere raccolto dalle donne del nostro paese;

2) perchè vogliamo denunciare il ruolo complice dell'Isis della Turchia, come dei regimi arabi, come degli imperialisti, Usa ed europei. Questo secondo aspetto è altrettanto importante e ci spetta, a noi donne che viviamo in uno di questi paesi imperialisti.
Oggi la Turchia in questa battaglia dei nemici del popolo curdo assume un ruolo di punta nello schiacciare la rivoluzione in Rojava.
Se vogliamo essere al fianco delle donne, combattenti curde che difendono con la vita Rojava per tutto quello che significa anche per le donne, noi dobbiamo lottare contro chi, Turchia, imperialismo... fa una finta opposizione all’ISIS mentre l'ha fornita di armamenti, dollari; come dobbiamo smascherare l'autorizzazione al passaggio di poche centinaia di curdi di Barzani (quelli, sì, che si affidano all'aiuto dell'imperialismo Usa) a fini di autopropaganda, mentre lascia morire ai suoi confini migliaia di curdi, donne, bambini.  
Questa lotta ci tocca.

In questo senso, non sussistono le obiezioni scritte da Sveva Haertter: " l'ambasciata turca è stata volutamente esclusa perché la lettura che i media inevitabilmente (erratamente e strumentalmente) ne danno è che si chiede un intervento militare della turchia...".
Il presidio è e deve essere chiaramente, visibilmente di DENUNCIA, CONTRO la Turchia. Su questo non ci potranno essere equivoci.

Rinnoviamo, quindi, l'appello a realizzare per il 22 NOVEMBRE UN PRESIDIO SOTTO L'AMBASCIATA TURCA, come donne che lottano, come compagne, come democratiche.

MFPR

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