10/06/14

Colpevoli di essere poveri...

Così lo Stato, dopo averli ridotti in miseria e costretta la ragazzina a prostituirsi per fame sentenzia:
  • comunità "protetta" alla ragazza minonenne, così potrà sfamarsi fino al raggiungimento della maggiore età;
  • allontanamento della figlia ai genitori, colpevoli di essere poveri!
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Cibo, pasta, pacchetti di sigarette, qualche cena fuori: così due settantenni ricompensavano le prestazioni sessuali di una ragazzina di 16 anni che avevano “agganciato” ai giardinetti. Della minore non sono state rese note nemmeno le iniziali: ora è in una comunità protetta, dopo essere stata allontanata dalla famiglia, poverissima. I due uomini, di 77 e 75 anni, entrambi accusati di prostituzione minorile, sono stati arrestati dai carabinieri. L’inchiesta sarebbe partita dalle segnalazioni di alcuni cittadini di Settimo Torinese, uno dei grandi centri industriali del Piemonte messi in ginocchio dalla crisi, già capitale dell’auto e della siderurgia, già “fabbrica” di Primo Levi e “città della penna”, ora con uno dei tassi di disoccupazione più alti della provincia e un diffusissimo disagio sociale.
Ad agganciare la ragazzina un anno fa era stato il più vecchio dei due uomini, di professione fotografo. Secondo quanto accertato dai militari, coordinati dal procuratore aggiunto Anna Maria Loreto, il settantenne avrebbe compiuto con lei atti sessuali pagandole piccole somme di denaro o, in alcuni casi, prodotti alimentari e sigarette. Gli inquirenti lo hanno praticamente colto sul fatto, in casa sua, con la minore, e solo in seguito è emerso il coinvolgimento del suo complice, che incontrava la minore ai giardinetti e la “retribuiva” anche offrendole cene.

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