06/06/14

Bologna: le lavoratrici delle pulizie della Prefettura scioperano per richiedere i loro diritti!

Quattro lavoratrici che svolgono le pulizie all'interno dell' immobile della Prefettura di Bologna e del Commissariato del Quartiere Santa Viola hanno deciso oggi di incrociare le braccia e scioperare in protesta per le condizioni e i ricatti a cui sono sottoposte.
Le lavoratrici hanno finora svolto la loro mansione con una semplice lettera di assunzione mai tramutata in contratto, pure se la società di pulizie per cui lavorano, la Euro & Promos, con sede ad Udine, gli ha sempre fatto credere il contrario. Rivoltesi alla CGIL per avere la possibilità di regolarizzarsi effettivamente – cosa importantissima dato che le lavoratrici sono, manco a dirlo, tutte straniere – non hanno ricevuto alcun sostegno effettivo, se non reiterate promesse; é per questo motivo che hanno deciso di tesserarsi con il Sindacato Intercategoriale Cobas, nella sperenza di far valere le proprie ragioni. Lo stato non regolarizzato, peraltro, vale a dire effettivamente essere considerate come lavoratrici in nero, situazione paradossale e a dir poco insostenibile per chi si è mobilitata da tempo chiedendo la regolarizzazione. Invece di ottenere ciò, le lavoratrici si vedono sbatter in faccia quotidianamente le porte per accedere a diversi servizi senza che vi siano problemi, disguidi, ritardi, negazioni delle prestazioni, dalla sanità,all' iscrizione dei figli a scuola e, ironia della sorte, il rinnovo del permesso di soggiorno che proprio Questura e Prefettura dovrebbero rilasciare loro...

Oltre a denunciare la mancata regolarizzazione di un contratto minimo che prevede una retribuzione lorda di 200 e rotti euro per 32 ore effettive, con un monte settimanale di due ore per quattro giorni, vedendosi negli ultimi tempi regolarmente retribuite solo 6 delle 8 ore settimanali, le lavoratrici hanno protestato per l'atteggiamento vessatorio delle proprie responsabili e al contempo lo stato di ostilità all'interno della Prefettura stessa, con continue lamentele dovute a supposte mancanze nelle prestazione del servizio di pulizia.
Una cosa, quest'ultima, che sa di vera e propria beffa e la dice lunga del senso civile di chi opera nella Prefettura, dato che in quattro lavoratrici dovrebbero pulire circa 2000 m quadri, 78 stanze e oltre una dozzina di bagni in sole due ore!
Nel frattempo che le lavoratrici in sciopero hanno presidiato davanti alla Prefettura insieme a sindacalisti Si.Cobas e militanti del Laboratorio Crash! per capire se si davano le condizioni per cui si poteva aprire una vertenza volta a regolarizzare la situazione contrattuale, all'interno del Palazzo di Governo si svolgeva un tavolo del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, presieduto dal sindaco Virginio Merola, che ha decretato un ulteriore giro di vite per quel poco che rimane di vitalità notturna nel periodo estivo per quanto riguarda la zona universitaria. Il tutto in nome di un opaco legaritarismo in salsa securitaria che era stato già adottato durante il periodo della Giunta Cofferati,in cui Merola era il secondo dello “sceriffo” (questo nomignolo la dice lunga sulla fama che l'ex segretario CGIL aveva tristemente acquisito in città a seguito dei suoi provvedimenti), e che aveva ottenuto poco, se non meno di niente.
Un appello alla legalità che evidentemente non riguarda gli affari interni a Questura e Prefettura, dato le condizioni cui sono costrette le lavoratrici delle pulizie in quegli edifici, e che sono ben testimoniate da queste dichiarazioni di una delle scioperanti.


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