06/08/13

India... Stati fascisti, bastardi, che odiano le donne dal più profondo

In India, sulla carta la più grande democrazia del mondo, il governo al potere è uno dei più reazionari del mondo, al servizio della sete inarrestabile di profitto e di ricchezza dei propri grandi capitalisti e delle grandi multinazionali dei paesi imperialisti.

Tutto questo per la maggioranza del popolo indiano si traduce in pesanti condizioni di vita fatte di miseria, sfruttamento, oppressione, repressione e  in particolare per le donne si trasforma in una condizione di tripla, quadrupla oppressione, di classe, di genere, di casta, di religione...

L'inaudita violenza sessuale perpetrata contro le donne, anche bambine, che dilaga in tutto il paese contro cui lo Stato indiano, il governo borghese al potere non prende seri provvedimenti limitandosi solo ad ipocriti proclami di facciata ma reprimendo  invece con lo stato di polizia, così come successo nella prima metà di quest'anno,  le migliaia di donne che sono scese in piazza furiose contro la violenza, è il segno chiaro di come si vuole lasciare le donne in una condizione di profonda subalternità perché così il sistema borghese impone, ma anche di come la ribellione delle donne in tale sistema fa paura alla borghesia dominante.

Una paura che cresce di giorno di giorno perchè in India la strada per un altro futuro, per una società diversa, a tutte le donne indiane e  alle donne di ogni paese del mondo la stanno indicando le tantissime  donne combattenti nella guerra popolare guidata da PCI maoista, la più grande del mondo, che nell'ambito dello sviluppo generale della rivoluzione contro il regime indiano portano avanti la lotta rivoluzionaria per rompere le triple, quadruple catene che tengono soggiogate le donne.



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http://www.leggilo.net/107067/11enne-cosparsa-di-kerosene-e-data-alle-fiamme-non-voleva-farsi-violentare.html

11enne cosparsa di kerosene e data alle fiamme, non voleva farsi violentare

Inserito in Esteri | Scritto martedì, 06 agosto 2013 | Autore Fabiana Cipro 
La bambina ha cercato di scappare, i due uomini l'hanno raggiunta

Centinaia di donne hanno protestato nel West Bengala, dopo che una 11enne è stata cosparsa di kerosene e bruciata a morte da due uomini che avevano cercato di violentarla. La giovane di Salkia nel distretto di Howrah, vicino a Calcutta, è morta in ospedale quattro giorni dopo che i vicini l’hanno trovata in fiamme e mentre urlava per chiedere aiuto. Con le sue ultime parole ha accusato i due uomini che aveva riconosciuto, li aveva minacciati che avrebbe detto ai suoi genitori del loro tentativo di stuprarla
Due uomini del posto, Kundan Mullick e Suraj Mullick, sono stati arrestati in connessione con il tentato stupro e l’omicidio, ha dichiarato la polizia di Howrah al Times of IndiaLa ragazza, il cui nome non è stato reso noto, è stata ricoverata in ospedale mercoledì scorso, dopo che era stata trovata dai vicini. La sua padrona di casa Sikha Mondal è stata tra coloro che hanno assistito alla scena raccapricciante. La signora Mondal ha raccontato: “La ragazzina, prima di svenire tra le mie mani, ha detto di essere stata afferrata dai due uomini che sono apparsi dietro un cespuglio, la hanno imbavagliata e hanno cercato di spogliarla. Lei ha provato a scappare ma è inciampata ed è caduta a terra, è stato a quel punto che lei li ha minacciati e Kundan le ha versato addosso il liquido infiammabile e le ha dato fuoco“.
Dal momento che l’11enne era troppo grave per parlare dal suo letto d’ospedale, le sue ultime parole dette alla sua padrona di casa sono considerate come una sua dichiarazione avvenuta prima di morire, ha riferito la polizia. La ragazzina aveva ustioni sul settata per cento del corpo.

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