03/07/13

Femminicidio, 65 vittime da gennaio: una ogni due giorni e mezzo

...erano una ogni tre giorni, ora una donna ogni due giorni e mezzo viene uccisa in questo paese, per non parlare delle donne violentate, uccise nell'anima e nella vita.
Il momento è ora di lottare determinate. Dall' India, alla Turchia, all'Ucraina, all'Egitto-dove anche in queste ore vengono denunciate violenze contro le donne che scendono in piazza e non ci stanno ad essere ricacciate in casa- dappertutto le donne denunciano e lottano contro le violenze.  Il momento è ora: Sabato 6 luglio, manifestazione nazionale a Roma contro femminicidi e stupri

da  Repubblica: Femminicidio, 65 vittime da gennaio: una ogni due giorni e mezzo

I dati dell'Organizzazione mondiale della sanità presentati a Palazzo Chigi. Oltre sei milioni e 700 mila italiane hanno subito nella loro vita abusi fisici e sessuali e nel 14% dei casi il responsabile è il partner
Femminicidio, 65 vittime da gennaio: una ogni due giorni e mezzo
ROMA - Sono 65 le donne uccise da gennaio 2013 a fine giugno, una ogni due giorni e mezzo. Un dato agghiacciante, contenuto nel rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità presentato questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Chigi promossa dall'Organizzazione nazionale sulla salute della donna (O.N.Da). E non è l'unico: oltre sei milioni e 700 mila italiane tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di abusi fisici e sessuali; circa un milione potrebbero aver subito stupri o tentativi di violenza; nel 14% dei casi il responsabile è il partner; solo il 7% delle donne sporge denuncia, lasciando così nell'ombra il 93% degli abusi.

I numeri rivelano che la violenza domestica è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza, infatti
"il 30% dei maltrattamenti che le donne subiscono, ha inizio proprio durante il periodo di gestazione e una donna su quattro è tuttora vittima di abusi in questa fase della vita", spiega Claudio Mencacci, presidente della società italiana di psichiatria "è un dato allarmante questo, cui si somma quello secondo cui il 69% delle donne maltrattate in gravidanza continuano a subire violenze anche dopo il parto". E queste, precisa Mencacci, "hanno delle conseguenze che vanno dal distacco di placenta a disturbi alimentari, da infezioni a problemi psichici, come i disturbi d'ansia e del sonno, dall'abuso di alcol e farmaci a tentati omicidi".

Alla presentazione del rapporto anche il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra che spiega: "I costi relativi alla violenza sulle donne sono enormi: in Italia, si aggirano intorno ai 2,4 miliardi di euro. E se consideriamo che le risorse predisposte per i centri antiviolenza sono sotto la decina di milioni, allora è piuttosto evidente che stiamo sottostimando il problema".

I costi "coinvolgono tutti i soggetti: tutte le donne, anche quelle che non subiscono violenza, ma anche tutti gli uomini", aggiunge la Guerra ed è per questo che "devono essere rendicontati, così ci rendiamo conto di quanto sia importante anche l'investimento nella ricerca".

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