10/05/13

"Costretta a versarmi addosso soda caustica".


Violentata nel 2002, aveva denunciato minacce
Indagini in corso sulla nuova presunta aggressione a Vicenza, dove una donna di 31 anni è stata ricoverata con lievi ustioni. Agli inquirenti ha detto di essere andata ad aprire la porta di casa, ritrovandosi davanti due uomini incappucciati. Ieri aveva segnalato alla polizia foglietti nella sua cassetta della posta, con la frase: "Stai attenta, sappiamo quello che fai". L'uomo che la violentò è in attesa del processo d'appello
VICENZA - Una donna di 31 anni è stata ricoverata in rianimazione nell'ospedale di Vicenza per le ustioni riportate dopo la presunta aggressione subita da parte di due uomini incappucciati che avevano suonato alla sua porta di casa. Agli inquirenti, la donna ha raccontato di essere stata immobilizzata e poi costretta a versarsi addosso con una bottiglia una sostanza rivelatasi poi essere soda caustica. La dinamica dell'episodio è uno degli elementi chiave che ora la polizia sta cercando di chiarire. Ma dal passato della donna riaffiora un precedente tragico, con appigli nel presente: nel 2002 subì una violenza sessuale, per la quale è stato condannato nel 2009 in primo grado un cittadino serbo, ora in attesa del processo d'appello. Lo ha riferito all'Ansa il questore di Vicenza, Angelo Sanna.

La donna era sola in casa, una villetta bifamiliare in via Breganze, nel quartiere Anconetta. Ieri aveva presentato una denuncia per minacce da parte di ignoti dopo aver trovato due fogli manoscritti nella cassetta della posta. La donna, rassicura la Questura di Vicenza, ha riportato lievi ustioni a un braccio e a un gluteo, non è in pericolo di vita. Tanto è vero che ha lasciato dopo qualche ora il reparto di rianimazione del "S. Bortolo", dove era stata ricoverata a scopo precauzionale, come da protocollo medico in questi casi.

In ospedale si sono recati subito il Questore di Vicenza, Angelo Sanna, accompagnato dal capo della mobile vicentina, Michele Marchese, che hanno potuto scambiare già alcune parole con la donna non appena è uscita dal reparto di rianimazione. Agli inquirenti la donna ha dichiarato di aver aperto convinta che si trattasse di parenti che abitano nelle vicinanze. A un certo punto si sarebbe divincolata, ustionandosi il gluteo a causa del liquido finito a terra.

Come detto, la signora si era presentata ieri sera alla polizia per segnalare di aver trovato nella propria cassetta della posta alcuni foglietti con frasi di minaccia: "Stai attenta, sappiamo quello che fai". Aveva così deciso di sporgere denuncia contro ignoti per minacce.

Oggi la presunta aggressione, che si arrichisce di dettagli con la testimonianza del suocero della signora, il primo ad intervenire e a chiamare i soccorsi. "Ho sentito Vania urlare, diceva di stare male, male. Sulle prime non avevo nemmeno capito che fosse stata colpita con l'acido, l'ho vista stesa a terra e ho cercato di aiutarla".

"Non sapevo nulla delle minacce - racconta - anche se un paio di anni fa c'erano stati degli episodi strani. A distanza di pochi giorni, in due occasioni vi erano state delle intrusioni, ma i ladri non erano entrati in casa". La cagnetta di casa, riferisce ancora il suocero, è stata raggiunta da alcune gocce di soda caustica e per questo è stata portata dal veterinario dopo essere stata lavata con l'acqua nel giardino di casa.

I vicini del quartiere Anconetta, un'area residenziale contornata da terreni agricoli, si dicono attoniti. Non si erano accorti di nulla fino a quando la strada non si è riempita del suono delle ambulanze e delle auto della polizia.

I precedenti. Pochi giorni fa, inizio maggio, a Cuggiono, in provincia di Milano. Samanta F., cassiera in un supermercato, incinta, si recava in ospedale per un controllo quando un uomo a bordo di uno scooter le ha lanciato contro il viso il contenuto di una bottiglietta: acido.


La storia da cui è partito il "domino" delle aggressioni all'acido risale a metà aprile, protagonista l'avvocatessa di Urbino Lucia Annibali. Per la dinamica, una vicenda molto simile a quanto accaduto a Vicenza. Ma quella volta i due aggressori non attendevano che la vittima aprisse la porta di casa, a Pesaro. L'aspettavano nel suo appartamento. Come esecutori materiali del ferimento sono stati arrestati due albanesi, ma il mandante è ritenuto essere l'ex compagno e collega della donna.

Ma c'è anche il caso di un uomo sfigurato presumibilmente per ordine della sua ex. E' accaduto a Roma, il 30 aprile, a un infermiere di 32 anni. Era in attesa del treno Roma-Giardinetti alla stazione di Tor Pignattara, quando uno sconosciuto gli ha scagliato in faccia il getto letale. La ex dell'infermiere, ritenuta mandante, è indagata per stalking e lesioni. I due si erano conosciuti un anno fa all'ospedale "Vannini", dove lei era tirocinante infermiera, ma la relazione era finita dopo qualche mese.

Risale al 22 settembre del 2012 il caso di Travagliato, in provincia di Brescia. Un uomo non vuole riconoscere il figlio che la sua ex aspetta e a pochi giorni al parto viene sfigurato sotto casa con l'acido muriatico. Succede a Travagliato, in provincia di Brescia. La donna, 23 anni, attua la vendetta con l'aiuto di un complice 44enne. Il giovane, 26 anni, viene percosso, immobilizzato e ustionato molto gravemente.

(10 maggio 2013)

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