10/04/12

altri 2 mesi senza lavoro e stipendio...non fermerete!!! la lotta di Mimma e delle lavoratrici Policlinico Palermo

La doppia lotta di Mimma e delle lavoratrici del Policlinico contro l'arroganza maschilista dei dirigenti che tentano di calpestarle anche nei minimi diritti e la schifosa collusione con questi dei sindacati confederali, è anche la nostra lotta... la repressione non spegne ma alimenta la nostra doppia ribellione

Siamo al fianco di Mimma e delle lavoratrici in lotta e nei prossimi giorni continueremo a mobilitarci tutte insieme nella denuncia e lotta

LAVORATRICI SCUOLA, PRECARIE COOP SOCIALI, DISOCCUPATE SLAI COBAS PER IL S.C. PALERMO

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Siamo infuriate!. Si tratta di una persecuzione schifosa e fuori ogni norma! E' chiaro che i dirigenti del Policlinico reagiscono in maniera isterica di fronte al fatto che hanno fallito il loro ignobile tentativo di mettere a tacere una combattiva lavoratrici, donna e ora delegata dello Slai cobas per

il sindacato di classe. Ma ancora una volta non ci riusciranno, e l'unità e la lotta delle lavoratrici, disoccupate, donne da Palermo e dalle altre città e posti di lavoro deve essere la nuova risposta.

Un forte abbraccio e una forte solidarietà a Mimma dalle lavoratrici, disoccupate, compagne di Taranto.

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Comunicato stampa

Palermo, 10 aprile 2012

DUE MESI senza lavoro e senza stipendio: un’altra sanzione “disciplinare” per la delegata del Policlinico… che per tutta risposta viene eletta RSU!

Un nuovo schifosissimo e vigliacco attacco alla rappresentante dello Slai cobas per il sindacato di classe del Policlinico di Palermo, Mimma Sciortino, da parte della direzione tramite l’ufficio per i procedimenti disciplinari.

Non contento della prima contestazione con sospensione di un mese dal servizio e senza stipendio, il dirigente del Policlinico La Rocca ha rincarato la dose passando ad un’altra contestazione di DUE MESI di sospensione dal servizio e dello stipendio.

Riportiamo le frasi salienti della sanzione “… si comunica che compiuta l’istruttoria questo Ufficio ha deciso di irrogare nei confronti della S.V. la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio senza retribuzione per mesi due ai sensi del combinato disposto degli artt. 44 e 46 del vigente

CCNL,ritenendo che nella sua condotta sia ravvisabile una reiterata violazione degliobblighi del dipendente e per non avere ottemperato alla sanzione disciplinare della sospensione dal servizio e per avere assunto servizio presso la struttura alla quale è stata assegnata con la disposizione n.11 del 21/04/2011 solo in data 20/01/2012.”

Salta immediatamente agli occhi che la sanzione è fortemente sproporzionata rispetto agli addebiti contestati e poi la cosiddetta istruttoria non ha tenuto affatto conto né delle condizioni di salute della dipendente, che attualmente purtroppo non sono buone, tanto che il Medico Competente le ha prescritto degli esami specialistici, ancora in corso, né dell'implicito demansionamento causato dalla presa di posizione della Direzione Generale con il trasferimento ad altro ufficio e ad altre mansioni che non appartengono all’assistente amministrativo Cat. C4, bensì alla Cat.B.

Quindi, da parte dell’ufficio c'è l’aperta e grave violazione della legge sulla salute e sicurezza nei posti di lavoro (che tra l'altro prevede che (che tra l'altro prevede che quando un dipendente rende noto al proprio superiore gerarchico il pericolo per la salute che potrebbe celarsi in una determinata operazione, non è tenuto ad eseguire, posizione confermata da sentenza di Cassazione) e della successiva legge sullo stress lavoro-correlato.

L'accanimento persecutorio, come scrive lo studio legale attraverso cui si è anche impugnato il provvedimento, è dato tra l’altro dalla “mancanza di tempestività da parte della direzione generale dell’A.O.U.P., tra la diffida fatta in luglio 2011 e la disposizione di trasferimento disposta il 21

aprile 2011” e dal fatto che “il provvedimento disciplinare e la relativa sanzione sono inficiati da eccesso di potere e violazione di legge”.

Ma questo accanimento nei confronti della delegata, adesso ancor più sotto gli occhi di tutti, è dovuto essenzialmente e principalmente all'attività sindacale svolta con netta determinazione e senza compromessi a difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, e quanto questa attività sia stata riconosciuta lo si evince dalla recente elezione a membro della RSU del Policlinico nellequali il cobas ha raccolto un numero tre volte superiore al numero di iscritti.

Un risultato niente affatto scontato dato che da sempre il Policlinico è una vera “fossa dei leoni” dove i sindacati confederali e i cosiddetti sindacati autonomi fanno il bello e il cattivo tempo “concertando” alla grande con i massimi dirigenti alle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori.

Giù le mani dalle delegate combattive!

La lotta del cobas come tutta risposta procede ancora più forte!

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