20/08/11

Su Genova 2011 da un resoconto di una compagna mfpr Taranto

Il 21 Luglio insieme ai compagni di Taranto, siamo partiti per Genova ,per partecipare alla tre giorni di iniziative a 10 anni dalle violenze di stato sui manifestanti in occasione del G8, e della morte di Carlo Giuliani .ucciso dalla polizia ,solo perchè colpevole come tanti altri giovani di lottare contro la globalizzazione ,la fame ,la miseria le guerre imperialiste e invece hanno trovato uno stato fascista che con massacri e torture vuole reprimere ogni tentativo di ribellione.

Sono stati giorni intensi ,carichi di emozioni,faticosi ma da non dimenticare.

La sera del nostro arrivo dopo esserci sistemati , abbiamo partecipato alla fiaccolata per la Diaz,purtroppo noi eravamo pochi perchè molti nostri compagni non erano ancora giunti dalle altre città non abbiamo potuto organizzare niente ,ma abbiamo partecipato e cantando insieme agli altri bella ciao,e gridando il nostro sdegno.

Eravamo tanti giovani e meno giovani insieme al padre di Carlo Giuliani a chiedere con tanta rabbia giustizia! Siamo ginti a Piazza Alimonda dove è stata collocata la lapide per onorare Carlo Giuliani,ci siamo fermati commossi c'erano tanti fiori, tante lettere e oggetti lasciati da tanti giovani come lui ,che lo ricorderanno sempre e lotteranno anche in suo nome.

Momenti di commozzione ma anche di tanta rabbia per una morte assurda voluta da uno stato fascista che ci vuole tappare la bocca e schiacciare con la violenza più cieca e ignobile, ma noi sapremo rispondere con la nostra violenza rivoluzionaria.

Abbiamo proseguito fino alla Diaz; che fu teatro dei massacri e le violeze avvenute 10 anni fa erano ancora vive ,nei racconti dei sopravvissuti nella voce rotta della madre di Carlo Giuliani che ha preteso verità e giustizia . I fatti accaduti sono ormai una verità storica incontrovertibile,le violenze di questo stato moderno fascista giustificate con delle false prove.

IL 22 insieme ai compagni abbiamo partecipato all'assemblea organizzata dalla FIOM ,abbiamo diffuso il nostro materiale. E abbiamo spiegato le nostre posizioni rispetto alla FIOM.

Erano presenti i tre operai della fiat di Melfi accusati dalla fiat ne l corso di uno sciopero ,di sabotaggio appena usciti da un processo ambiguo e con una sentenza vergognosa ,per punirli del loro impegno politico e sindacale e di lotta. Contro i padroni che ci vogliono ridurre in schiavitù.

Ho parlato con uno di loro per invitarlo a Taranto per un assemblea , ha accettato con piacere conoscendo il nostro sostegno alla loro lotta e il nostro impegno.Politico.

Infine il 23 abbiamo partecipato al corteo ma non eravano d'accordo sul traggitto che la questura aveva organizzato, che non toccava assolutamente i luoghi simbolo degli scontri del 2001.

IL corteo era grande e festoso e spiccavano come numero e come impegno i I NO TAV della Val di Susa che stanno lottando furiosamente da settimane per impedire lo scempio nella loro terra prodotto dall' alta velocità.

Con i nostri striscioni tutti insieme noi compagni proletari comunisti abbiamo raggiunto il punto di arrivo del corteo e insieme ad altri compagni con i nostri striscioni abbiamo chiuso la strada e i partecipanti al corteo man mano che sopraggiungevano si fermavano ad ascoltare le nostre parole

leggevano i nostri striscioni,poi venivamo ripresi e fotografati da Tv e giornalisti ed è stato molto importante perchè ci ha dato la visibilità mediatica che cercavamo.

Noi compagne dell'MFPR di Taranto, di Palermo, di Milano sia al assemblea della FIOM sia al corteo abbiamo dato i nostri materiali. Abbiamo preso contatti con altre realtà femministe,abbiamo parlato con i giornalisti con le tv con le altre donne della doppia violenza subita dalle donne al g8 con i pestaggi ma anche gli abusi sessuali,e le violenze che le donnesubiscono quotidianamente dagli uomini e da questo stato fascista clericale che ci vuole a casa a far figli a sopperire all assenza di servizi sociali solo oggetti sessuali sottomesse al uomo alla chiesa e allo stato ,angeli del focolare di una famiglia che violenta e uccide .

A Genova abbiamo portato tutto questo bagaglio di informazioni e la nostra voglia di lottare contro questo moderno fascismo ,noi donne lavoratrici ,disoccupate, proletarie marciamo con il vento della ribellione e della lotta contro qesto sistema capitalistico.