24/01/11

Mentre i media si trastullano con il bunga bunga ...

una lettera al tavolo4:

Mentre i media si trastullano con il bunga bunga e impazza il Berlusconi show, il leader libico Gheddafi, approfittando della distrazione generale, entra nel capitale di Finmeccanica (società delle difesa controllata dal nostro ministero dell'Economia) tramite la Lybian Investment Authority, acquistandone il 2,01% (per andare oltre ha bisogno di una autorizzazione del governo italiano, che senz'altro non mancherà) con una quota nell'Eni e diventando con il 7% il primo azionista di Unicredit, la principale banca italiana, e della Lia. Il colonnello ha messo le zampette anche in Ansaldo Sts e Agusta Westland, che si aggiungono al 7,5% della Juventus (secondo azionista) già acquisito, e alle compartecipazioni in Banca di Roma/Capitalia e banca Ubae. La Berlusconi-Gheddafi Spa (altrimenti detta Gheddasconi Spa), fondata due anni fa, ha ormai un giro d'affari di quasi 40 miliardi di euro. E non è finita. Nel mirino di Gheddafi ci sono Telecom, Terna, Impregilo e Generali, persino il business delle acque minerali cominciato con la proposta di acquisto della Fiuggi. Intanto Berlusconi, a rimorchio del socio, è riuscito a controllare completamente industria e finanza pubbliche, e si avvia a fagocitare anche gran parte di quelle private. Per non parlare del grande affare della nuova autostrada libica nel quale ha coinvolto anche gli amici Putin e Erdogan, degli inciuci comuni nel settore delle telecomunicazioni (Lafitrade, Quinta Comunication, Nessma Tv, etc), delle trattative private su gas e petrolio.

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