10/11/10

25 novembre ovunque e insieme!

Per il 25 novembre, giornata internazionale di lotta contro la violenza sessuale delle donne, si stanno via via organizzando mobilitazioni in varie città.
Dobbiamo trasformare questo e la non realizzazione di un'unica manifestazione nazionale in un fatto positivo. Piuttosto che fare in maniera forzosa e "burocratica" (o su una linea molto sbagliata come la proposta per Milano) una manifestazione nazionale, è certamente più giusto accendere decine e decine di "fuochi", e rappresentare, dare visibilità, alle varie forme, fatti emblematici di violenze sessuali e soprattutto di uccisioni delle donne che quest'anno sempre di più stanno accadendo, e che, ognuna e nell'insieme, mostrano la realtà di una guerra di bassa intensità contro le donne, del femminicidio in atto, frutto di questo sistema capitalista da moderno medioevo, in cui è proprio il capo di governo Berlusconi che si fa primo "violentatore" della dignità delle donne.
Facciamo diventare queste decine di fuochi l'alimento di una più vasta, articolata organizzazione e lotta delle donne. Portiamo dovunque il messaggio:
RIBELLARCI E' GIUSTO!

Noi da Taranto avevamo fatto appello a una manifestazione nella nostra città che avesse una valenza nazionale, a cui partecipassero realtà di compagne, femministe, donne, da altre città. L'avevamo proposto proprio per fare un 25 novembre non solo come "scadenza" ma di lotta in una realtà in cui l'uccisione/violenza di una ragazza sta mostrando in maniera chiara la denuncia della condizione pratica, ideologica a cui questo sistema sociale costringe/restringe le ragazze, le donne, la denuncia del ruolo di morte della famiglia, dei valori maschilisti/di possesso dominanti e a volte influenzanti anche le donne, del fascismo mediatico oggi.

Ma visto che la decisione di realizzare mobilitazioni nei propri territori sta diventando quella prevalente, noi a questo punto proponiamo che queste decine, speriamo tante iniziative, non restino ognuna per sé. Coordiniamoci! Facciamo comunque diventare tante lotte un'unica lotta.

PROPONIAMO CHE LA MAILING LIST DEL TAVOLO 4 SVOLGA UN RUOLO UNIFICANTE DELLE VARIE INIZIATIVE
PROPONIAMO CHE OGNI REALTA' INVII IL PIANO DI MOBILITAZIONE PERCHE' VIA VIA SI POSSA STENDERE UN UNICO PROGRAMMA
PROPONIAMO CHE QUESTO PRAGRAMMA VENGA PORTATO, COME UN MANIFESTO DI TUTTE LE DONNE IN LOTTA, IN OGNI INIZIATIVA, IN OGNI CITTA' .

A TARANTO
faremo una articolata mobilitazione che avrà la sua giornata più importante il 26 novembre.
Il 26 novembre, saranno tre mesi dalla morte di SARAH, ma al mattino vi sarà anche il processo per un'altra morte e violenza: quella del 2007 ad un'altra ragazzina, CARMELA di 13 anni, che si buttò da un balcone, uccisa dagli uomini che l'avevano violentata e dallo Stato che invece di aiutarla la rinchiuse negli Istituti e ora le nega ancora giustizia.

Questa simbolica coincidenza mostra quello che dall'inizio diciamo: non si tratta di casi privati da isolare e poi scandagliare in maniera altrettanto violenta e da avvoltoi, ma della condizione generale di centinaia di ragazze, donne in questo sistema sociale.

IL 26 NOVEMBRE -
AL MATTINO PRESIDIO AL TRIBUNALE perché questa volta ci sia giustizia per Carmela.
LA SERA SIT IN ITINERANTE NELLE VIE CENTRALI E MANIFESTAZIONE/ASSEMBLEA PUBBLICA NELLA PIAZZA CENTRALE DI TARANTO, per Sarah e per tutte le ragazze, le donne uccise e violentate.
Per dire forte: MODERNO MEDIOEVO DOPPIA OPPRESSIONE - DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE!
Per il 25 novembre, giornata internazionale di lotta contro la violenza sessuale delle donne, si stanno via via organizzando mobilitazioni in varie città.
Dobbiamo trasformare questo e la non realizzazione di un'unica manifestazione nazionale in un fatto positivo. Piuttosto che fare in maniera forzosa e "burocratica" (o su una linea molto sbagliata come la proposta per Milano) una manifestazione nazionale, è certamente più giusto accendere decine e decine di "fuochi", e rappresentare, dare visibilità, alle varie forme, fatti emblematici di violenze sessuali e soprattutto di uccisioni delle donne che quest'anno sempre di più stanno accadendo, e che, ognuna e nell'insieme, mostrano la realtà di una guerra di bassa intensità contro le donne, del femminicidio in atto, frutto di questo sistema capitalista da moderno medioevo, in cui è proprio il capo di governo Berlusconi che si fa primo "violentatore" della dignità delle donne.
Facciamo diventare queste decine di fuochi l'alimento di una più vasta, articolata organizzazione e lotta delle donne. Portiamo dovunque il messaggio:
RIBELLARCI E' GIUSTO!

Noi da Taranto avevamo fatto appello a una manifestazione nella nostra città che avesse una valenza nazionale, a cui partecipassero realtà di compagne, femministe, donne, da altre città. L'avevamo proposto proprio per fare un 25 novembre non solo come "scadenza" ma di lotta in una realtà in cui l'uccisione/violenza di una ragazza sta mostrando in maniera chiara la denuncia della condizione pratica, ideologica a cui questo sistema sociale costringe/restringe le ragazze, le donne, la denuncia del ruolo di morte della famiglia, dei valori maschilisti/di possesso dominanti e a volte influenzanti anche le donne, del fascismo mediatico oggi.

Ma visto che la decisione di realizzare mobilitazioni nei propri territori sta diventando quella prevalente, noi a questo punto proponiamo che queste decine, speriamo tante iniziative, non restino ognuna per sè. Coordiniamoci! Facciamo comunque diventare tante lotte un'unica lotta.

PROPONIAMO CHE LA MAILING LIST DEL TAVOLO 4 SVOLGA UN RUOLO UNIFICANTE DELLE VARIE INIZIATIVE
PROPONIAMO CHE OGNI REALTA' INVII IL PIANO DI MOBILITAZIONE PERCHE' VIA VIA SI POSSA STENDERE UN UNICO PROGRAMMA
PROPONIAMO CHE QUESTO PRAGRAMMA VENGA PORTATO, COME UN MANIFESTO DI TUTTE LE DONNE IN LOTTA, IN OGNI INIZIATIVA, IN OGNI CITTA' .

A TARANTO
faremo una articolata mobilitazione che avrà la sua giornata più importante il 26 novembre.
Il 26 novembre, saranno tre mesi dalla morte di SARAH, ma al mattino vi sarà anche il processo per un'altra morte e violenza: quella del 2007 ad un'altra ragazzina, CARMELA di 13 anni, che si buttò da un balcone, uccisa dagli uomini che l'avevano violentata e dallo Stato che invece di aiutarla la rinchiuse negli Istituti e ora le nega ancora giustizia.

Questa simbolica coincidenza mostra quello che dall'inizio diciamo: non si tratta di casi privati da isolare e poi scandagliare in maniera altrettanto violenta e da avvoltoi, ma della condizione generale di centinaia di ragazze, donne in questo sistema sociale.

IL 26 NOVEMBRE -
AL MATTINO PRESIDIO AL TRIBUNALE perché questa volta ci sia giustizia per Carmela.
LA SERA SIT IN ITINERANTE NELLE VIE CENTRALI E MANIFESTAZIONE/ASSEMBLEA PUBBLICA NELLA PIAZZA CENTRALE DI TARANTO, per Sarah e per tutte le ragazze, le donne uccise e violentate.
Per dire forte: MODERNO MEDIOEVO DOPPIA OPPRESSIONE - DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE!

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

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