03/08/10

La questura di Reggio Emilia mette in pericolo la salute pubblica.

COMUNICATO STAMPA

La questura di Reggio Emilia mette in pericolo la salute pubblica.
Con il pretesto di arginare il fenomeno della prostituzione gli agenti di polizia stanno elevando contravvenzioni e Fogli di Via obbligatoria a persone che secondo loro sarebbero dedite alla prostituzione perchè detengono in borsetta dei preservativi.
Lo scrivono sui verbali come se il preservativo fosse la prova di un reato!
Assumere come prova di prostituzione il possesso di preservativi è un fatto gravissimo poichè potrebbe indurre le persone ad assumere comportamenti a rischio di pratiche sessuali non protette.

La PROSTITUZIONE NON è UN CRIMINE E POSSEDERE DEI PRESRVATIVI è SEGNO DI UNA BUONA EDUCAZIONE IGENICA E SANITARIA.

Tenere atteggiamenti che finiscono con lo scoraggiare l'uso del preservativo nei rapporti sessuali promiscui denota una profonda e pericolosa ignoranza sulla questione della salute pubblica.
Le forze dell'ordine farebbero bene a fare la lotta agli sfruttatori piuttosto che alle donne, e quando si parla di sicurezza pensare anche alla sicurezza delle cittadine che esercitano il lavoro sessuale che troppo spesso sono abbandonate alla violenza e abusate.

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