03/12/09

29 novembre a Montalto di castro con Marinella

 
Vai a www.women.it per vedere il video di Cristina Comperini sulla manifestazione di Montalto
SIAMO TUTTE CON MARINELLA

Nella settimana simbolo della lotta contro la violenza sulle donne una significativa, determinata e combattiva manifestazione di femministe e lesbiche si è tenuta a Montalto di Castro.

Provenienti da varie città d’Italia abbiamo denunciato con forza l’humus maschilista e reazionario di colpevolizzazione nei confronti delle donne che subiscono violenza, la legittimazione istituzionale dello stupro che arriva a sottrarre soldi pubblici per difendere gli stupratori, come è accaduto nella vicenda di Marinella, una giovane donna violentata 2 anni fa in quel luogo, da un branco di ragazzi minorenni, l’uso “privato” delle istituzioni e dei ruoli
istituzionali a difesa della propria “famiglia” e dei suoi rampolli – il sindaco del paese, Caria, zio di uno degli stupratori, mise a disposizione dei “bravi ragazzi” 40.000 euro per la loro difesa col risultato vergognoso che il giudice decise, nonostante l’ammissione delle violenze, di sospendere il processo e affidare i violentatori ai servizi sociali e l’alimentarsi di un clima di ostilità da parte del paese nei confronti della ragazza violentata e di sostegno agli stupratori.

Con tanti cartelli di denuncia, striscioni e slogans abbiamo attraversato le strade di un paese quasi deserto, in cui palpabile era l’avversione per questa manifestazione.
“Per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte parte lesa”, “siamo tutte con Marinella”, “stupratori uscite fuori adesso, ve lo facciamo noi un bel processo”, “sono bravi ragazzi e di famiglia buona, chi stupra le donne non si perdona” “guai a chi ci tocca, ci difenderemo con la lotta”.
Questi ed altri slogans scanditi ripetutamente da tutte, la lettura di una lettera in solidarietà a Marinella, hanno costretto gli abitanti del paese a guardare da dietro le finestre e se da un lato qualcuno ha lanciato degli insulti, dall’altro alcune donne hanno applaudito.
 
Giunte davanti al Comune, disposte in cerchio con tutti gli striscioni e i pannelli, abbiamo chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco ed è stata letta una lettera di protesta e denuncia all’A.N.C.I.

Il corteo è stato seguito per tutto il suo percorso dai giornalisti, a cui sono state rilasciate interviste.

29.11.2009
Movimento femminista proletario rivoluzionario

Nessun commento: