04/12/08

SICURI DA MORIRE, SICURI DI MORIRE

Di rogo in rogo di morte in morte.

Ultima ora, ultimo tragico bilancio di una contabilità quotidiana.
Una contabilità, sappiamo, solo parziale: quanti incidenti e morti di lavoro non finiscono sui media, passano nel silenzio perché il lavoro è clandestino è in nero?
Quanti muoiono nel percorso affannoso di andata e ritorno dal lavoro? quanti nella ricerca altrettanto affannosa del lavoro?
C'è una economia "fasulla" che ha portato ad una recessione reale; c'è una contabilità di morti di lavoro fasulla che ci relega al ruolo dei ragionieri dell'apparente: PERCEPITO E REALE, parole che andavano di moda fino a poco fa, ogni epoca ha le sue parole "à la page".
Fino a poco fa ci dicevano guardate che c'è la crisi reale e quella percepita! voi siete troppo affranti dalla crisi percepita!!!!
poi......

PERCEPITO E REALE

La morte è REALE per chi muore PERCEPITA per tutti gli altri.
PERCEPIRE deriva da PER-CEBRE
Ossia comprendere, raccogliere nella testa.
Questa percezione deve andare oltre.
Non può restare chiusa nelle teste.
Quando si è PERCEPITO qualcosa e se ne conoscono le motivazioni, bisogna tirarne le conseguenze logiche.

E' ora che veramente l'onda della rivolta contro la morte
travolga il Sistema della morte.
ormai abbiamo PERCEPITO tutti che le leggi sul lavoro sono leggi di condanna a morte, ci si può limitare ad avere una percezione che non porta da una consapevolezza reale e profonda?
Anche l'onda degli studenti cosa ha chiesto pur nelle sue giuste, in parte, rivendicazioni?
Ha chiesto in sostanza "vogliamo una sicurezza per il nostro futuro". Ebbene è ora di capire che in questo sistema l'unica sicurezza è la morte di lavoro o non lavoro, la morte nella ricerca di lavoro.
SICURI DA MORIRE
SICURI DI MORIRE
ha detto qualcuno.

Tirare le somme di questa unica SICUREZZA
rimasta a noi plebe schiava della PERCEZIONE
per non essere più plebe ma CLASSE IN LOTTA

Parole?
pistolotto?
autoconsolazione?
folle disperazione di continuare a sperare?
Il mondo ne ha udite tante di piccole e grandi voci nel deserto.
Voci potenti e voci di bambini che gridano nel deserto
il mondo ne ha udite tante di voci nel deserto.
inascoltate.

Vittoria
L'Avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org

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